Informazioni del Percorso
- Bellezza: 4
- Partenza: 45°55'54.7"N 9°25'57.1"E
- Durata: 06:40
- Quota: 2410 mt
- Dislivello: 1550 mt
- Distanza: 12.1 km
- Tipologia: Escursionismo
- Difficoltà: EAI
- Stagione: Inverno
- Esposizione: Sud-Est
Dubbiosi sulla strada che il gps ci stava facendo percorrere, giungiamo a una chiesetta affiancata da una moltitudine di automobili (cattivo presagio). Da un furgone marroncino vediamo uscire un numero elevato di vietnamiti. Dopo aver percorso un tragitto abbastanza lungo, sentiamo, man mano che proseguivamo, una suono di musica avvicinarsi. Era uno dei vietnamiti che portava con sè una cassa per la musica. Salutati, decidiamo di allontanarci il più possibile per non venir ulteriormente disturbati da qualcosa che è decisamente innaturale nel silenzio della montagna. Superato il rifugio, decidiamo di proseguire senza ramponi ma, poco prima della località Comolli, siamo costretti a metterceli. Pochi passi dopo vediamo quello stesso vietnamita raggiungerci e, cercando di farsi capire, ci chiede aiuto per allacciare i ramponi a, quella che presumo, sia essere stata sua madre. Riallontanatici immediatamente dopo aver prestato aiuto, capiamo cosa (da inesperti) ci sarebbe stato di davvero aiuto: gli occhiali da sole. Con quella giornata stupenda e quella quantità di neve, i raggi solari riflettevano sul ghiaccio come se fosse uno specchio. Affaticati, con le gambe che sprofondavano nella neve che si stava sciogliendo, mentre ascendavamo su una parete inclinata di 40°, raggiiungiamo finalmente la magnifica cresta, caratterizzata da numerosi cornicioni di neve a forma di onda. Arrivati al rifugio Brioschi, salutiamo tre signori che erano lì con noi. Dopo aver pranzato, noto un paio di bacchette abbandonate al fianco del rifugio. Capendo che erano di quegli stessi signori che si erano incamminati per il ritorno, decidiamo, senza fretta, di raggiungerli per tentare di riconsegnarglieli. Scendendo abbastanza velocemente (con tecniche poco ortodosse che forse è meglio non citare) riusciamo a raggiungerli poco dopo Comolli e venir calorosamente ringraziati. Tolti i ramponi iniziamo quello che per noi è sempre il tratto più estenuante: il ritorno nel sottobosco. Dopo aver percorso quelli che ci erano sembrati decine di chilometri, finalmente rintravediamo quella stessa chiesetta dove avevamo lasciato l'auto.
- Ramponi
- Bacchette (consigliate)
- Ghette (consigliate)
- Occhiali da sole
Mappa